venerdì 1 giugno 2007

S.Martino Vescovo di Tours



le foto sono dell'archivio fotografico di Enzo Mattana

Di seguito la descrizione della chiesa di San Martino cosi come descritta dal lavoro di Lucio Pinna dopo le ricerche nell’Archivio Storico della Parrocchia di S. Caterina d’Alessandria V.M.


S.MARTINO ( Vescovo di Tours)
(Chiesa demolita nel 1973)


Anche la Chiesa di S.Martino aveva uno stile secentesco , e di fine 600 inizi del 1700 deve esserne la costruzione ad opera della Confraternita del Rosario.
Questa chiesa era sotto il patrocinio di detta confraternita e fu edificata a spese dei suoi confratelli.
Tra le chiese filiali era la più distinta , espressione della classe agraria emergente che a metà seicento soppiantò i vecchi maggiorenti , che si riunivano nella Confraternita di S.Croce.
Era a navata unica , al suo interno si conservavano le statue della Madonna del Rosario , S.Domenico, S.Matteo , e due angeli presso l’altar maggiore.
Si conservavano con tutta probabilità nella chiesa anche le immagini della Vergine dei Dolori e la Madonna de "S’Incontru".
Il dato stupefacente di questo edificio chiesastico è che non si ha traccia , in più di 150 anni di registrazioni , né della statua di S.Martino , né del festeggiamento anche minimo (una messa, una processione….) della ricorrenza di questo santo .
Non si capisce perché si dedicò una chiesa a un Santo che poi non veniva nemmeno festeggiato e che pochissime tracce ha lasciato nel tempo anche nell’onomastica comune.
Questo fatto per il momento pone una questione di difficile spiegazione, in mancanza di ulteriore documentazione.

La festa principale che si svolgeva in questa chiesa era invece la festa di S.Domenico .
La devozione a questo santo è spiegabile con la dipendenza diretta , registrabile per tutto il 600 e parte del 700 , delle Confraternite del Rosario della nostra zona dal Convento di Buschi , edificato nel 500 dal Conte Niccolò Torresani ed affidato ai Domenicani.
La festa iniziò a caratterizzarsi definitivamente nei primi anni del 1700 .
In precedenza non si rimarcavano a carico della Confraternita scadenze particolari , tranne che nella Settimana Santa , quando i riti penitenziali officiati per la Confraternita in S.Martino , culminavano con la processione dei flagellanti .
Questo rito fu interdetto dall’Arcivescovo Cusani negli editti del 1789.
Verso gli anni 40 del settecento si iniziò a festeggiare con sempre maggiore pompa e dispendio economico la ricorrenza di S.Domenico (8 Agosto) , che diventò così la festa estiva degli abbasantesi.
Il costo di tali festeggiamenti ricadeva interamente sulla Confraternita del Rosario , i cui appartenenti , nel periodo , erano ben in grado di sostenerlo!
Compaiono già dalla fine del 700 spese per fuochi pirotecnici ("polvora") ,"bombe "e mortaretti , divertimento non comune per l’epoca proprio perché costoso.
Un’altra festa che aveva come sfondo S.Martino era la festa di S.Matteo .
Anche questa era una festa ,per così dire " privata" , in quanto originata da un cospicuo lascito del Reverendo Matteo Ibba nel 1775 .

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